l’Arteterapia e la sua storia:

“L’arteterapia è una metodologia che usa i materiali, le tecniche e i criteri di decodifica dell’arte (pittura, scultura video etc.) con finalità preventive, riabilitative e terapeutiche e che nasce “dall’incontro tra due poli distinti: quello delle arti e della terapia, dove l’attenzione non è rivolta all’interpretazione psicologica delle opere o all’addestramento artistico, ma alla decodifica del linguaggio come specchio delle vicende interne e relazionali dell’utente.”(Prof. Achille De Gregorio fondatore della metodologia a Modello Polisegnico, pioniere dell’Arteterapia in Italia).

La storia dell’utilizzo dell’arte come metodo di terapia ha radici antichissime. Già gli indiani d’America e ancor prima il popolo Egizio utilizzavano sistemi di cura attraverso i colori, l’arte e la creatività. Vi sono moltissimi scritti e testimonianze di questo.

Giungendo poi nella nostra epoca, nel 1948 in Inghilterra lo scultore Adrian Hill, cominciò a gestire Atelier per traumatizzati fisici reduci dalla guerra. Nello stesso periodo negli Stati Uniti Margareth Naumburg iniziò a parlare di Arteterapia durante le sessioni di terapia psicologia utilizzando il disegno come codice di comunicazione con i bambini, nello stesso periodo Edith Kramer lo fece con bambini e adolescenti che spesso non erano in grado di spiegare i loro sentimenti attraverso l’uso delle parole. Da allora in poi tanti tanti altri professionisti in molti paesi del mondo iniziarono l’uso dell’Arteterapia. Ora l’Arteterapia è riconosciuta dal sistema sanitario nazionale negli Stati Uniti, in Inghilterra e in molti altri paesi. In Italia, Spagna e Svezia è in via di riconoscimento. Gli Arteterapeuti sono presenti in ospedale, in centri di riabilitazione e recupero, scuole, centri benessere, ricevono nel proprio studio Atelier etc.

 

 

 

 

Arteterapia a Modello Polisegnico:

L’arteterapia a Modello Polisegnico utilizza il potere comunicativo delle immagini. Linee, forma, colore, spazio, volume si fanno “parola”; l’immagine sia essa pittura, disegno, scultura, fumetto, fotografia o altro diventa comunicazione e luogo di relazione. L’arteterapia a Modello Polisegnico attraverso il “fare arte” permette percorsi individuali di introspezione. Permette di apprendere modalità di comunicazione non verbale, di reagire alle emozioni e di ripensare alle proprie relazioni. Permette di accedere ed esplicitare contenuti intimi e di elaborarli per trovare le proprie risposte e attivare le proprie risorse per risolvere problemi interiori oppure di raccontare il proprio mondo di relazioni, dell’idea di sé, del proprio immaginario, o di diventarne più consapevole.

La persona può narrare della propria “malattia”, del proprio disagio esistenziale, della fatica di vedere un futuro ed elaborare possibili soluzioni. Può stimolare il cambiamento, rafforzare la consapevolezza di se’ e avviare processi di trasformazione o consolidamento delle risorse individuali.

Si rivolge ad adulti nella cosiddetta area del benessere cioè a chi non ha patologie ma vuole intraprendere un percorso di conoscenza di sè, o di sostegno; ma anche ai minori in difficoltà, nelle dipendenze – addiction, nei disturbi alimentari, anziani, disabili, persone con problemi psichiatrici.

 

 

 

 

L’Atelier di Arteterapia

Le sedute si svolgono in un habitat particolare: l’ Atelier di Arteterapia, in un clima di protezione, accoglienza e riservatezza e privo di giudizio.

E’ uno spazio che si offre come contenitore emotivo relazionale: stimola il processo artistico attraverso la sperimentazione di materiali e tecniche svariate (disegno e grafica, pittura, scultura, fotografia e video, collages, materiale di recupero e tanto altro).

attraverso l’utilizzo concreto dei materiali si attivano immaginari, si elaborano significati simbolici, si crea un sistema di comunicazione condiviso tra arteterapeuta e la persona. L’arteterapeuta comprende il percorso del paziente perché esperto del codice visivo e dei possibili contenuti che i manufatti artistici possono veicolare. L’arteterapeuta a Modello Polisegnico inoltre fa la “decodifica” arteterapeutica e neuroscientifica, ovvero uno studio accurato non solo sul singolo manufatto realizzato ma su tutte le opere prodotte nel percorso arteterapeutico , le quali vengono analizzate secondo tre aspetti: fenomenologico, relazionale e psicologico.

L’Atelier di Arteterapia è un luogo creativo: fornito dei materiali artistici più svariati, supporti adeguati e stimoli estetico-sensoriali capaci di attivare iniziative personali.
È un ambito di relazione: accogliente, accessibile, vivibile, si fa spazio condiviso, teatro delle emozioni di tutte le persone coinvolte.

Ogni percorso prevede una fase di osservazione, una di trattamento e una di verifica.

 

 

L’Arteterapia trasformativa

Rivolta a tutte le persone che appartengono all’area del benessere, a chi non ha patologie ma vuole intraprendere un percorso di conoscenza di sé.
Attraverso l’atto creativo si possono mettere in forma visibile e concreta le immagini che animano il nostro mondo interno, i ricordi, le emozioni, i fantasmi, le paure, i conflitti e i desideri, rendendo condivisibile ciò che ci abita ma che non sappiamo dire a parole. Conosciamo e creiamo un canale di comunicazione con la parte più alta e profonda di noi stessi impariamo a fare domande e ricevere risposte. Una crescita personale che ci porta a vivere creativamente.

 

 

Arteterapia e bambini:  

Arteterapia giocando. Il bambino conosce il mondo prima di tutto attraverso il gioco. Giocando egli prende le misure di se’, conosce il proprio corpo, il mondo che lo circonda, degli oggetti che abitano il suo spazio reale e/o immaginario. Fantasia, creatività e immaginazione sono risorse fondamentali, che vanno stimolate, rafforzate e sviluppate armonicamente.
L’artererapia si allea con il processo di sviluppo del bambino, offrendosi come spazio ideale per la sperimentazione destrutturata, la messa in opera delle proprie risorse ancora da scoprire ed esplorare, la comunicazione non verbale e mediata dai materiali artistici dei propri vissuti interiori, delle proprie piccole e grandi paure, delle emozioni che a volte non sanno trovare la parole.
Grazie alla presenza dell’arteterapeuta e in un clima facilitante e accogliente, il bambino potrà incanalare la propria energia in attività creative, in costruzioni tridimensionali e nella esplorazione del proprio immaginario, vedendolo “prendere forma” tra le sue mani.
Avere idee da realizzare, seguire un progetto, imparare a conoscere le regole dei materiali per realizzare i propri progetti rappresenta una tappa fondamentale di crescita e un arricchimento emotivo.

Arteterapia e adolescenti:

Gli anni dell’adolescenza sono delle montagne russe. Emozioni violente e estreme si alternano a momenti di apatia e noia. Giornate entusiasmanti danno il cambio a settimane da dimenticare. Il corpo si trasforma, muta, cambia, e spesso testa e cuore faticano a stargli dietro, oppure corrono troppo avanti.
Le parole, spesso, non escono, non riescono a dare voce al turbine che si percepisce e ci travolge.
L’arte visiva, nelle sue forme più svariate come foto, video, fumetto, writing può offrire degli strumenti per fare ordine nei pensieri confusi, sfogare emozioni dirompenti e apparentemente ingestibili, esplorare territori dell’immaginario che non osiamo pensare. L’arteterapeuta accompagna questi percorsi di conoscenza di se’ in un clima non giudicante, stimola la costruzione e il consolidamento di un “vocabolario” iconico personale, funzionale al rinforzo della personalità, dell’autostima e della fiducia in se’. Attraverso la comunicazione per immagini aiuta a far luce sulle proprie paure e rabbie, permette la sperimentazione di talenti inesplorati e rinforza la graduale presa di consapevolezza della propria unicità creativa, espressiva e identitaria.
Non sono richieste competenze artistiche per intraprendere questi percorsi che, con l’accompagnamento e la guida di un Arteterapeuta, possono aiutare ad acquisire una migliore consapevolezza di se’ e delle proprie risorse creative. Nel percorso arteterapeutico ci si riappropria gradualmente delle risorse creative latenti che ognuno di noi possiede, lavorando sulle proprie potenzialità e capacità di sviluppare cambiamenti apprezzabili, in un primo momento nell’arte ma che poi si trasferiscono poi nella vita quotidiana.
“Per vivere creativamente non occorre nessun talento specifico”. (D.W.Winnicott)
Si ringrazia: ArTeA Arteterapeuti Associati
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